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Podcast - Associazione VITA Onlus_v202411

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Blog e Social | Podcast
DI seguito ci sono alcuni podcast che riprendono in versione audio le fonti da questo sito riguardanti alcuni eventi e attività o progetti svolti, al fine di dare un supporto e una "lettura" più fluida e agevole.

I podcast convergono nell'affermare che la violenza contro le donne è un fenomeno pervasivo e diffuso, che si manifesta in molteplici forme – fisica, psicologica, economica, sessuale – e non riguarda casi isolati. Le sue radici sono profondamente culturali, legate a un retaggio patriarcale, a un'idea di possesso maschile, a stereotipi e a giustificazioni come la gelosia, che creano un terreno fertile per la violenza e possono influenzare persino la percezione dei fatti.
Un elemento chiave emerso è la difficoltà per le vittime di chiedere aiuto, spesso intrappolate dall'isolamento, dalla dipendenza economica e dalla colpevolizzazione sociale, che aggravano ulteriormente la loro vulnerabilità. Le storie personali, come quelle di donne anonime, Viola (vittima di tratta), Carmelina (venduta dal fratello), Valentina e Giuliette, illustrano la brutalità e la complessità di queste dinamiche, inclusi i cicli di violenza che si ripetono.
Nonostante la durezza del quadro, le fonti evidenziano una straordinaria forza e resilienza nelle vittime, che cercano giustizia e dignità, trovando il coraggio di denunciare e di rompere le spirali di violenza.
Al centro di quasi tutte le fonti vi è il progetto "Regina, Scacco al Re" (libro ed evento), che utilizza la potente metafora degli scacchi per rappresentare la lotta: la regina (donna/vittima) è forte ma ha bisogno del "gioco di squadra" di tutti gli altri pezzi (la comunità) sulla scacchiera (la società) per rovesciare il re (aggressore/sistema patriarcale) e ristabilire equilibrio e rispetto.
Il concetto più ricorrente e fondamentale è il "fare": un appello forte all'azione concreta e al supporto tangibile, che va oltre la semplice consapevolezza o l'indignazione. Le leggi, come la Convenzione di Istanbul e il Codice Rosso, sono strumenti cruciali per prevenire, perseguire ed eliminare la violenza. Tuttavia, le fonti concordano che non bastano da sole; è necessario un cambiamento culturale profondo, un sostegno sociale capillare e una responsabilità collettiva. La prevenzione più efficace passa dall'educazione sentimentale e civica fin dalla giovane età e dal rifiuto categorico della colpevolizzazione della vittima.
L'associazione Vita Onlus è citata come esempio di chi opera attivamente sul campo, promuovendo cultura, ascolto e assistenza, e sostenendo iniziative che trasformano la sofferenza in energia per il cambiamento. Tutte le fonti si concludono con un invito alla riflessione e all'azione, chiedendo a ogni individuo e alla collettività quali passi concreti si possano fare per smantellare la cultura della violenza e offrire un aiuto efficace e tangibile.

Sintesi e analisi elaborata con il supporto di IA Gemini


Riassunto di "Regina_ Scacco al Re - presentazione evento e contesto (1).wav"
Questo audio si focalizza sul libro "Regina, Scacco al Re" di Luca De Giorgi e Luca Pivo, nato con il supporto dell'associazione Vita Onlus, e sul suo valore nel contrastare la violenza di genere non solo denunciando, ma attraverso la cultura, l'educazione e l'azione concreta della comunità. L'evento socioculturale a Palermo, che ha dato il titolo al libro, è stata la "scintilla" per un impegno collettivo e culturale che si trasforma in qualcosa di tangibile. Il libro trasmette un messaggio chiaro: la violenza affonda le radici in una cultura precisa, fatta di retaggi patriarcali, stereotipi e giustificazioni assurde (come la gelosia possessiva). La prevenzione vera, quindi, deve partire da un ripensamento culturale e da un'educazione diversa, sentimentale e civica. La metafora degli scacchi è centrale: la regina (pezzo più potente, simbolo della vittima) può dare scacco al re (simbolo della violenza/dominio) solo con il
supporto compatto di tutti gli altri pezzi, cioè della comunità. Questo evidenzia che da soli non si può fare, e il  contributo di tutti è indispensabile
, non si può delegare. Un concetto emerso con forza è il  "fare": non solo parole o indignazione, ma azioni concrete. L'evento stesso è nato per sostenere chi già lavora sul campo e mostrare che l'unione delle forze può portare al cambiamento. Il "fare" chiama in causa la responsabilità di ognuno, e nessuno può sentirsi un semplice spettatore; bisogna diventare "protagonisti insieme". Le
testimonianze (come quella di Stefania e Valentina) sono gesti potentissimi che rompono il muro di silenzio e danno speranza, così come la partecipazione dei giovani all'evento. L'associazione Vita Onlus ha un ruolo fondamentale, attiva dal 2006 in prevenzione, ascolto, assistenza e promozione culturale. Una parte dei ricavi del libro è destinata a sostenere le attività di Vita Onlus, permettendo loro di continuare a "fare" attraverso progetti come l'educazione sentimentale nelle scuole, sportelli di ascolto e campagne. Si sottolinea che condannare la violenza è necessario ma non sufficiente; serve un impegno attivo e continuo da parte di tutti per "passare dalle parole ai fatti". L'audio conclude con l'invito a riflettere sul proprio ruolo e su quale "pezzo" si possa muovere concretamente sulla "scacchiera comune".
Riassunto di "Regina_ Scacco al Re - Confronting Gender Violence (3).wav"
Questo audio si concentra sull'impegno dell'associazione Vita Onlus e sul libro "Regina, Scacco al Re", approfondendo la lotta alla violenza di genere. Vita Onlus, fondata a Milano nel 2006, si occupa di volontariato culturale e sociale con un impegno specifico contro la violenza di genere, motivato anche dalla promessa legata a un lascito testamentario di Maria Loporto. L'impegno si è concretizzato nell'evento "Regina, Scacco al Re" a Palermo nel 2020, descritto non come uno spettacolo, ma come "comunicazione teatrale" per testimoniare e sensibilizzare con impatto sociale. Il concetto chiave emerso dall'evento è "fare": un richiamo forte all'azione, a non restare fermi, a supportare chi è già sul campo, con la partecipazione dei giovani vista come un segnale di speranza. Il "fare" è un antidoto alla passività, che trasforma la consapevolezza in aiuto tangibile, poiché le leggi da sole non bastano. Il libro analizza il ruolo della cultura, parlando di un
retaggio patriarcale e di un'idea di controllo dell'uomo sulla donna che si insinua persino nelle sentenze. Viene introdotto il concetto di "responsabilità oggettiva della società": il problema è più ampio del singolo atto, è radicato in una struttura sociale che implicitamente non previene o facilita la violenza, spesso legittimata da codici non scritti di possesso e gelosia. Vengono citati gli strumenti normativi: la Convenzione di Istanbul a livello internazionale (primo strumento giuridicamente vincolante che riconosce la violenza come violazione dei diritti umani) e la
legge italiana 69 del 2019, il Codice Rosso (per rafforzare prevenzione, punizione e protezione delle vittime, basato sulle "3P": Prevenire, Punire, Proteggere). Si ribadisce però che l'efficacia delle leggi dipende dalla rete sociale e non basta la norma scritta. La metafora degli scacchi suggerisce che la regina, per quanto forte, ha bisogno del "gioco di squadra" di tutti gli altri pezzi della comunità per creare equilibrio e rispetto. Le testimonianze dirette, come quella di Stefania, evidenziano l'importanza dell'ascolto e la devastazione dell'isolamento e dell'omertà. L'imperativo del "fare" è rafforzato: non basta indignarsi, la prevenzione più efficace passa dalla cultura e dall'educazione sentimentale e civica, rifiutando categoricamente la colpevolizzazione della vittima (victim blaming). L'audio conclude con un appello alla consapevolezza e all'azione individuale e collettiva, invitando a riflettere su quali azioni concrete si possano fare nel quotidiano per contribuire al cambiamento culturale. Vengono forniti contatti dell'associazione Vita Onlus e il numero antiviolenza 1522.
Riassunto di "Regina_ Scacco al Re - Confronting Gender Violence (2) (1).wav"
Questo audio affronta il tema della violenza contro le donne, basandosi su testimonianze raccolte per lo spettacolo teatrale "Regina, scacco al re" e riflessioni di autori come Dacia Maraini e un medico di Lampedusa. L'obiettivo è capire le diverse forme di violenza (fisica, psicologica, economica, sessuale), il loro impatto e la resilienza delle vittime, ponendo una riflessione sulla responsabilità collettiva. Si evidenzia che la violenza è un fenomeno diffuso e pervasivo, non isolato, che include il controllo psicologico, la gelosia ossessiva e l'umiliazione. Una testimonianza anonima descrive la difficoltà nel chiedere aiuto e l'isolamento, spesso aggravato dalla colpevolizzazione da parte di amici e parenti, ma la donna trova la forza di reagire per i figli. Si menziona la tratta di esseri umani attraverso la storia di Viola, una minorenne ingannata e costretta alla prostituzione, completamente annullata nella sua identità. Questa storia si accosta a quella delle violenze subite dalle donne migranti durante i viaggi. La storia di Carmelina, venduta a 13 anni dal fratello per un debito di gioco, sottolinea il tradimento della fiducia, ma anche la sua incredibile forza nel denunciare. Il caso di Giuliette e del marito Pierre rivela la complessità del ciclo della violenza che si ripete (lui stesso vittima di violenze paterne), sebbene ciò non giustifichi nulla. Le radici culturali della violenza sono viste nel problema antico del possesso maschile, come sottolinea Dacia Maraini, e la scusa "È lei che mi provoca" è inaccettabile. La dipendenza economica è un aspetto concreto che intrappola molte donne, rendendo difficile la fuga. Viene denunciata l'indifferenza e il giudizio della società, con una testimone che arriva a dire "la società fa schifo", ma aggiunge che va aiutata a capire come supportare davvero. Nonostante il quadro cupo, emerge una fortissima spinta a reagire e una ricerca di dignità. La Convenzione di Istanbul
è riconosciuta come uno strumento importante per gli Stati, vincolante nel prevenire ed eliminare la violenza, anche verbale. Tuttavia, le leggi da sole non bastano senza un cambiamento culturale profondo e un sostegno sociale reale. L'audio conclude con una riflessione sull'urgenza di passare dalle parole ai fatti e su quali passi concreti si possano fare per smantellare questa cultura e offrire aiuto tangibile.
Riassunto di "Regina_ Scacco al Re - Confronting Gender Violence (1) (1).wav"
Questo audio si concentra sul progetto socioculturale "Regina, Scacco al Re", che affronta la violenza di genere con un approccio culturale ed esperienziale. Le fonti principali sono estratti dall'omonimo libro di Luca De Giorgi e Luca Pivo, con il supporto dell'associazione Vita Onlus, e resoconti di un evento teatrale tenutosi a Palermo nel 2023. L'obiettivo è capire il messaggio chiave del progetto, il contesto culturale della violenza e l'invito all'azione e alla consapevolezza. Un elemento centrale è la metafora degli scacchi: la regina simboleggia la donna/vittima, il  re l'aggressore/sistema patriarcale, e la scacchiera è la comunità. Il messaggio è che per difendere la regina serve un "gioco di squadra", tutta la società deve muoversi insieme per ristabilire equilibrio e rispetto. Al centro c'è il concetto di "fare": agire, muoversi, non restare indifferenti, trasformare la consapevolezza in supporto tangibile. La partecipazione dei giovani all'evento è vista come un segno di speranza e impegno. Il progetto esplora a fondo il legame tra cultura e violenza, evidenziando come retaggi culturali come il patriarcato, la gelosia possessiva e l'onore maschile creino un terreno fertile per la violenza, influenzando persino la percezione dei fatti in tribunale. Viene introdotto il concetto di "responsabilità oggettiva della società", indicando che la violenza non è un evento isolato, ma è figlia di norme non dette e squilibri di potere accettati. È cruciale che tutti diventino "attori non semplici comparse" nella "comunità educante", con un bisogno di educazione sentimentale e civile. Per stimolare empatia, l'evento di Palermo ha usato testimonianze forti e reali, come quelle da "Passi Affrettati" di Dacia Maraini e la lettera della dottoressa Serafina Strano. Queste testimonianze sono atti di coraggio che trasformano la sofferenza in energia per cambiare le cose, con l'intento di "fare cultura, diffondere e sensibilizzare, proprio perché non accada più". Il progetto è un appello forte a cambiare la cultura nel profondo, basato sull'ascolto delle storie, tradotto in azioni concrete e fondato sulla consapevolezza che la violenza di genere è responsabilità di tutti. L'audio si conclude con una domanda aperta su quali atteggiamenti culturali apparentemente innocui possano contribuire a mantenere vivo il terreno per la violenza.
Riassunto di "Queen Checkmate_ Ending Gender-Based Violence (2).wav"
Questo audio introduce l'esplorazione del complesso e difficile tema della violenza contro le donne, basandosi su testimonianze forti e toccanti e su estratti da un lavoro teatrale basato su storie raccolte da Amnesty International. L'obiettivo è afferrare le diverse sfaccettature della violenza, il suo impatto devastante, ma anche la forza e la resilienza di chi lotta per uscirne, sottolineando l'importanza della consapevolezza e della responsabilità collettiva. Viene evidenziata la pervasività del fenomeno, che non riguarda fatti isolati ma è diffuso e si manifesta in
molteplici forme: fisica, psicologica, economica, sessuale. Si citano storie emblematiche come quella di una donna anonima che affronta l'enorme difficoltà di chiedere aiuto e l'isolamento, ma trova la forza di reagire per i figli. Viene narrata anche la storia agghiacciante di Viola, minorenne vittima di tratta, ridotta a "merce" e costretta a prostituirsi dopo essere stata ingannata con la promessa di una vita migliore. Si menziona Carmelina, venduta a 13 anni dal fratello per un debito di gioco, che nonostante il tradimento familiare trova una forza pazzesca per denunciare. La
spirale della violenza di coppia è illustrata dal caso di Valentina, che inizialmente si colpevolizza ma poi decide di andarsene. Le radici di questa violenza sono individuate non solo nelle dinamiche individuali, ma in una cultura del possesso maschile molto radicata, come suggerito da Dacia Maraini. Viene citato l'esempio di Pierre che picchia Giuliette e la giustificazione "È lei che mi provoca", e si evidenzia come la violenza possa tramandarsi ciclicamente. Un ostacolo enorme per le vittime è la dipendenza economica, che intrappola molte donne e rende quasi impossibile andarsene. Questa vulnerabilità è ancora più acuta per le donne migranti, come testimonia un medico a Lampedusa. Nonostante le difficoltà, emerge una potente spinta a reagire e una ricerca di dignità. Si sottolinea l'importanza della Convenzione di Istanbul come strumento legale chiave per prevenire e combattere la violenza. Tuttavia, le leggi da sole non bastano; è necessario un
appello forte a tutta la società affinché si passi dalle parole ai fatti e si aiuti a capire come supportare davvero. L'audio conclude con una riflessione sulla necessità di passi concreti, individuali e collettivi, per smantellare la cultura della violenza e offrire sostegno tangibile.
Il podcast è una sintesi della conferenza, tenutasi a Palazzo Cusani a Milano, è stata organizzata per affrontare il problema delle morti improvvise per arresto cardiocircolatorio. L'evento è stato ospitato dall'Esercito e promosso dall'Associazione Vita - O.N.L.U.S., nata nel 2006 per sostenere attività nei campi della cultura, medicina e sport.
Il Problema delle Morti Improvvise:
  • Si è evidenziata una lunga lista di tragedie verificatesi sui campi di calcio, con casi celebri come Morosini, Giuliano Taccola, Renato Curi, Marc-Vivien Foé, Paulo Sérgio Serginho e Antonio Puerta.
  • Tuttavia, il fenomeno non è limitato al mondo dello sport; il calcio funge solo da "vetrina" che amplifica il problema.
  • Nel nostro paese, si registrano tra i 65.000 e i 70.000 morti ogni anno per arresto cardiocircolatorio.
  • Nonostante gli atleti professionisti siano estremamente seguiti, la FIFA ha registrato 84 decessi per arresti cardiocircolatori negli ultimi quattro anni tra i calciatori, suggerendo i limiti degli screening attuali. Si è fatto notare che molti di questi atleti, come Morosini, erano costantemente monitorati.
La Risposta di Argenetics: La conferenza ha presentato i risultati di una ricerca medico scientifica condotta dalla società portoghese Argenetics (SHG Genetics) che ha evidenziato i risultati dello studio come la "prima risposta seria, concreta, credibile, autorevole" a questo tipo di problema.
  • Missione: Prevenzione, performance e riabilitazione.
  • Approccio Innovativo: L'obiettivo principale è la prevenzione della patologia, a differenza di altri sistemi medici che si concentrano sul "riparo" di una patologia già in atto o sull'uso di defibrillatori semiautomatici. L'azienda cerca di capire "a cosa può andare incontro il destino di un uomo".
  • Tecnologia: Il metodo si basa su una rilevazione genetica che non studia solo la sequenza del DNA, ma attraverso un esame quasi simultaneo (tramite un microchip), permette di rilevare mutazioni che possono portare a patologie.
  • Vantaggi del Test Genetico:
    • Predisposizione: Permette di rilevare la predisposizione di un soggetto a patologie che possono causare arresto cardiocircolatorio, identificando almeno 16 patologie specifiche.
    • Rapidità: I risultati si ottengono in circa 4 settimane, a fronte di altri esami che richiedono almeno il doppio del tempo (circa due mesi).
    • Accuratezza: Il sistema ha percentuali di sensibilità e specificità superiori all'80%, e in alcuni casi raggiungono il 99%.
    • Rilevazione su Asintomatici: È in grado di rilevare mutazioni anche in pazienti asintomatici.
    • Costo-Efficacia: Si è sottolineato che il metodo, basato sul microchip, è inferiore come costo rispetto alla sequenza genomica e può portare a un'ottimizzazione degli screening, evitando esami inutili per chi non è geneticamente predisposto a determinate patologie.
Prospettive e Implicazioni:
  • Adesioni e Sostegno: L'iniziativa ha ricevuto il sostegno della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e della Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard, che, intervenuti alla conferenza, si sono poste all'avanguardia nella prevenzione degli arresti cardiocircolatori.
  • Ruolo delle Istituzioni: Chiara Visconti, Assessore al Benessere e alla Qualità della Vita del Comune di Milano, ha sottolineato l'importanza di considerare la prevenzione come un costo sostenuto dalla comunità e l'importanza della conoscenza del proprio rischio genetico per una cittadinanza più attiva. Ha anche evidenziato l'opportunità di promuovere lo sport nelle scuole e la sicurezza degli impianti sportivi.
  • Il Calcio come Veicolo: Francesco Bracconaro della Commissione Medico-Scientifica della FIGC, ha proposto di utilizzare il calcio come "veicolo molto importante da un punto di vista emozionale" per promuovere la prevenzione su larga scala, paragonando la diffusione della tecnologia sportiva a quella in medicina. Ha suggerito di iniziare lo screening genetico con le nazionali giovanili (Under 15, 16, 17) e con alcuni giocatori delle squadre di Serie B.
  • Complessità della Medicina Sportiva: Bracconaro ha evidenziato le difficoltà nel lavoro del medico sportivo, in quanto gli atleti spesso non sono completamente sinceri per ottenere l'idoneità, a differenza dei pazienti "normali". Ha ribadito l'importanza di coinvolgere i medici di base e le famiglie, poiché i genitori a volte possono "mentire spudoratamente" per far ottenere l'idoneità ai figli.
  • Importanza della Diagnosi Accurata: Stefano Mazzoni, medico del Milan, ha ribadito che la diagnosi accurata fornita da questi test genetici è la base per la migliore terapia. Ha auspicato che grandi club come Inter e Milan adottino questa mappatura per i loro atleti.
  • Implicazioni Medico-Legali: È stata sollevata la questione del valore medico-legale di test così attendibili (80-90%). Il Professor Richichi ha chiarito che la metodica, pur essendo promettente, non è ancora formalizzata in Italia per fornire tali garanzie legali.
  • Disponibilità: Il test non è ancora disponibile sul mercato in Italia, ma è in fase di preparazione un nuovo laboratorio a Lisbona, con l'augurio di aprirne uno anche a Milano.
Conclusioni: Il convegno, primo ed unico nel suo genere, ha evidenziato la necessità di un dialogo e di abbattere le "frontiere degli interessi di parte" per il bene della società. Il Professor Richichi ha concluso che, sebbene salvare una vita sia la cosa più importante, è fondamentale conoscere prima per prevenire sprechi e costi inutili, auspicando che la medicina superi le sue diffidenze e faccia "salti importanti, salti utili" che debbano essere recepiti da chi guida la società.
Per ascoltare la registrazione della conferenza è possibile usare il link a YouTube, canale dell'Associazione: https://youtu.be/rsYS3K5ZBm4


"Queen: Checkmate for the King" è un progetto documentaristico nato dalla visione del Presidente dell'Associazione Luca De Giorgi, persona piena di speranza e con una profonda ispirazione sociale derivata dalla vita quotidiana.
Il titolo del film, "Queen: Checkmate for the King" (titolo originario in italiano Regina: scacco al re, omonimo dell'evento socio culturale svoltosi a Palermo nel 2023 da cui è direttamente tratto), è ispirato al gioco degli scacchi, dove la regina mette in scacco il re, passando dalla difesa all'attacco.
Il progetto è nato come una evoluzione dell'evento teatrale a Palermo nel maggio 2023. Durante la fase di editing delle registrazioni dello spettacolo, Luca De Giorgi è stato colpito dalla profonda emozione e dalla forza dell'esperienza, realizzando il suo potenziale come documentario per rafforzare la sua comunicazione, condivisione e diffusione.
Un impegno a condividere la storia di una delle donne intervistate, la cui narrazione lo aveva profondamente commosso, ha ulteriormente alimentato la nascita del documentario. Luca De Giorgi e con lui tutti quanti hanno collaborato alla sua realizzazione sia all'interno dell'Associazione Vita Onlus sia i partner che si sono attivamente impegnati nell'evento teatrale, sono molto orgoglioso del film, non tanto per i premi ricevuti, quanto per aver creduto che fosse possibile realizzare un sogno, anche se qualcuno aveva pensato che fosse impossibile e imbarazzante diffonderlo, sottolineando l'importanza di fidarsi di sé stessi e dei propri sogni. La sua intenzione era di creare qualcosa di dinamico che dimostrasse come momenti straordinari possano essere trovati nel tessuto della vita ordinaria.
Premi e Riconoscimenti: Quantità e Qualità Il documentario ha ottenuto un notevole successo e riconoscimento a livello internazionale tra novembre 2023 e giugno 2025. Complessivamente, ha ricevuto • oltre 41 Primi posto 5 Menzioni d'Onore 1 Matinée dedicata 7 Nomination 9 posizioni da Finalista 3 posizioni da Semi-Finalista 13 Selezioni Ufficiali 1 Menzione Speciale.
Tra i numerosi riconoscimenti e categorie vinte, spiccano i seguenti:              
Miglior Documentario Originale al Munich New Wave Short Film Festival, riconosciuto per l'eccellenza nell'arte e nella maestria.              
Award of Recognition nella categoria "Viewer Impact: Content / Message Delivery" al New Wave Film Festival.              
Eccellenza nelle categorie "Human Spirit", "Social Issues" e "Content/Message Delivery".              
Merito Eccezionale nelle categorie "Documentary" e "Viewer Impact: Motivational/Inspirational".              
Miglior Documentario Lungometraggio ai MISFF (Montecatini International Short Film Festival), con il direttore Alonso che ha espresso apprezzamento personale per il lavoro, definendolo un "grande pezzo d'arte".              
Nomination come "Journalism on Films Addressing the Theme of Prevention against Violence towards Women" al Golden FEMI Film Festival, a testimonianza del "talento eccezionale, della visione e della dedizione all'arte della cinematografia" dei registi Luca De Giorgi e Sergio Vespertino.              
Miglior Documentario Internazionale e Miglior Montaggio alla Luminary Independent Film Fiesta.              
Semi-Finalist al Film Revolution di Montreal, tra 381 proposte, con il film di Luca De Giorgi e Sergio Vespertino tra i 119 ufficialmente selezionati.              
Selezione Ufficiale all'Around International Film Festival ARFF International nelle categorie "Female Empowerment" e "Best Human Rights Film".              
Miglior Documentario Originale ad un evento speciale all'81° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia
Riconoscimenti per Luca De Giorgi e Sergio Vespertino come registi.              
Premi e nomination in svariate categorie, tra cui:              
Miglior Documentario (Tokyo International Short Film Festival, Sweden Film Awards, Andromeda Film Festival, Tabriz Cinema Awards, Madrid Film Festival, The Dark Side of The Cinema Film Festival 2024, Red Fox International Film Festival, Orion IFF, Film Revolution, Serbest International Film Festival, Yeti Filmfest).              
Miglior Film Sperimentale (Bollywood USA International Film Festival, Lulea International Film Festival, Cannes World Film Festival, Sweden Film Awards, Stockholm City Film Festival, Red Movie Awards – Reims Excellence Director, Luminary Independent Film Fiesta, WSXA Barcelona, Red Fox International Film Festival..              
Miglior Film sui Diritti Umani (Munich New Wave Short Film Festival, Madonie Film Festival Region Of Sicily, Documentaries Without Borders International Film Festival, Orion IFF).              
Miglior Regia (Castle Film Media Award, The Gladiator Film Festival, Andromeda Film Festival, Rome Women Film Festival, Luminary Independent Film Fiesta, Red Fox International Film Festival)
Miglior Montaggio (Luminary Independent Film Fiesta, The Dark Side of The Cinema Film Festival 2024, Red Fox International Film Festival).              
Miglior Film Educativo/Istruzionale (Castle Film Media Award, Liberty Film International Festival, Dialog Film Festival, Giraffe Film Festival, Red Fox International Film Festival).              
Miglior Film sull'Empowerment Femminile (Ideal International Film Festival - Regista e Giuria Speciale).              
Miglior Storia Femminile (HALO International Film Festival)
Miglior Sceneggiatura Originale (Barcelona Indie Awards).              
Miglior Produzione (Golden Wheat Awards)
Eccellenza nella Cinematografia (David Film Festival).
Miglior Film Cause-Driven (Cannes World Film Festival).              
Miglior Regista Indie Maschile/Miglior Produttore Cinematografico (Barcelona Indie Awards).              
Miglior Film d'Ispirazione (Giraffe Film Festival).              
Questioni e Diritti di Genere / Discriminazione e Uguaglianza (Madonie Film Festival Region Of Sicily).              
Ubicazione Geografica Internazionale dei Festival "Queen: Checkmate for the King" è stato presentato in svariati festival internazionali e ha ottenuto una diffusione notevole a livello globale, con selezioni e premi in numerosi paesi e regioni. Sebbene in alcuni festival il documentario non sia arrivato alla fase finale di pubblica proiezione/condivisione, la testimonianza contro la violenza di genere veicolata dal film è stata comunque diffusa.              
Le piattaforme da cui si certificano le informazioni relative alla presentazione e gestione del documentario provengono principalmente da due organizzazioni di settore:
1. Film Freeway: Gran parte delle comunicazioni riguardanti selezioni, nomination e premi provengono da questa piattaforma, che funge da vetrina per la distribuzione cinematografica indipendente.              
2. Wild Filmmaker: Alcuni eventi e selezioni sono stati gestiti "fuori piattaforma Film Freeway" e sono stati pubblicizzati tramite Wild Filmmaker. Luca De Giorgi si è detto "profondamente impressionato" da Wild Filmmaker e dalla sua missione, ritenendo cruciali iniziative che danno voce a storie uniche e autentiche che altrimenti potrebbero rimanere inascoltato. Ha elogiato il loro impegno per narrazioni diverse e il ruolo nel promuovere una comunità per cineasti indipendenti, con un focus sull'innovazione e la capacità di connettere il pubblico con contenuti stimolanti.              
Il link generale al sito è: https://wildfilmmaker.net/
Per specifici eventi gestiti da Wild Filmmaker:              
81° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia;              
Shanghai Indie International Film Festival 2024;              
Atlanta International Film Festival 2024;              
Best Cinematic Project of the year 2024;              
Australian Film Critics Awards 2024;              
Iceberg Cinema Literature Awards 2024;              
European Film Critics Awards 2024;              
Wild Filmmaker Awards in Toronto 2024;              
Poland International Film Festival 2024;              
San Francisco Film Lab Awards 2024;              
British Film Critics Awards 2024;              
Best Screenwriter of the year 2024;              
Hawaii Film Awards 2024;              
Oklahoma New Directors New Films 2025;              
Bellagio New Cinema from the World Film Festival 2025;              
Hollywood Indie Film Critics Awards 2024;              
Oxford Film Network Awards 2024;              
Telluride Indie Film Festival 2025;              
Questo successo internazionale dimostra non solo la qualità artistica di "Queen: Checkmate for the King", ma anche il suo impatto significativo nel sensibilizzare su temi sociali importanti come la violenza di genere, obiettivo primario del progetto.
Sito istituzionale
Sede legale: Milano (MI - Italy)
Codice Fiscale: 05300480968
Mail: info@vitaonline.org
Pec: raccomandata@pec.vitaonline.org
Tel.: +39.333.740.3456 (ITL) Tel.:+387.66.669.636 (BiH)
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